Cemento illegale, Campania da primato: Salerno in testa
La Campania, con Salerno in testa, si conferma maglia nera del cemento illegale secondo i dati diffusi in anteprima da Legambiente per il dossier Mare Monstrum 2025. Nel solo 2024, nella regione sono stati accertati 1.840 reati legati all’abusivismo edilizio e alla gestione illegale del demanio marittimo: un aumento del 20% rispetto all’anno precedente. Le persone denunciate sono state 2.073 (+21%), i sequestri penali 343 (+18%). A livello provinciale, il primato negativo spetta proprio a Salerno, che con 606 reati (+104,7% rispetto al 2023) ha superato Napoli (378 reati, in calo del 16%) e Caserta (318 reati, +1,9%). Numeri che, secondo Legambiente, descrivono un fenomeno ormai fuori controllo, tra costruzioni abusive, cave fuorilegge, appalti irregolari e occupazioni illecite delle spiagge. “Le coste campane sono sempre più usurpate dal mattone selvaggio – denuncia Francesca Ferro, direttrice regionale di Legambiente – con costruzioni che sorgono in aree a rischio idrogeologico o che sottraggono spazi pubblici al libero utilizzo dei cittadini”. Il danno è duplice: ambientale e sociale. Nel 2024 sono aumentati anche gli illeciti amministrativi, con 2.848 infrazioni (+44%) per un valore economico che supera i 15 milioni di euro. “È un vero bollettino di guerra – aggiunge Legambiente – che richiede un rafforzamento immediato dell’attività di contrasto alle occupazioni abusive”. Proprio per mantenere alta l’attenzione, Goletta Verde farà tappa in Campania il 30 e 31 luglio, con eventi a Santa Maria di Castellabate. Tra le iniziative in programma, una dimostrazione della squadra dei tartadog – unità cinofile specializzate nella ricerca dei nidi di tartaruga – e un focus sulla nidificazione della Caretta caretta, simbolo della biodiversità da proteggere.